VxV Gotham (stagione 2)
So bene che di Gotham ci sono 4 stagioni, ma Netflix le sta proponendo una alla volta, e finalmente siamo riusciti a vedere anche la seconda. La recensione della prima stagione la trovate in questo post di qualche tempo fa. Riassumendo, la serie narra delle vicende criminose in quella che sarà la città di Batman, L’eroe però è adesso Jim Gordon (futuro Commissario), invischiato nelle trame dei cattivi di turno. Rispetto alla prima stagione, assistiamo ad un’escalation di cattiveria, nel senso che si passa dalle lotte di potere della banda del mitico Pinguino (in assoluto il mio personaggio preferito, e vero “eroe”) ad un plotoncino di antagonisti “organizzati”, ma non posso dire altro per non spoilerare.
In realtà questa seconda stagione è sicuramente di transizione, nel senso che apre lo scenario per le serie a venire, sempre sull’onda delle indagini di Bruce Wayne per capire chi ha ucciso i suoi genitori (e soprattutto perché). Dimenticatevi la semplificazione delle trasposizioni cinematografiche del fumetto, in cui l’assassino (che sappiamo tutti essere Joker) si “tradisce” con una frase ad effetto:

Danzi mai col diavolo nel pallido plenilunio?
Il rischio classico con le seconde stagioni è che inizino ad esaurirsi le situazioni, oppure che comincino a fare casino… e anche qui vale la stessa regola. Se è vero che le 22 + 22 puntate delle prime due stagioni sono generalmente godibili, sapere che ne mancano almeno altre 44 lascia qualche perplessità, ma siamo fiduciosi (anche se non entusiasti).
Darei complessivamente un po’ meno di quattro stelline: è meglio che guardare un muro, ma (a meno che non siate patiti dell’uomo-pipistrello) non è un appuntamento irrinunciabile.
P.S. Bruce Wayne potrebbe gareggiare come moccioso più fastidioso dell’universo, ma non vincerebbe perché è stupido.
Roba detta